Frattamaggiore. Chiesa del Santissimo Redentore, quale futuro? Spostato nella chiesa di San Ciro il culto di San Gabriele.

di Rosalba Avitabile. Si pensava che con l’arrivo del nuovo parroco nella chiesa del Santissimo Redentore, dove i parrocchiani sono famiglie illustre frattesi, le abitazioni sarebbero state benedette nel periodo pasquale, come dice: il Rito romano, (benedire l’abitazione durante nel periodo pasquale, poco prima della Pasqua o in Quaresima),  invece anche questa volta è stata una delusione. Non c’è parroco che non benedica l’abitazione di un suo parrocchiano con piacere: essere chiamato perché la casa sia benedetta non è solo un modo per la famiglia di confermare la propria fede e rimettere la propria serenità a Dio, ma è anche e soprattutto un momento di confronto e condivisione personale e spirituale tra parrocchiani e questo non è avvenuto. Il nuovo parroco, don Mario Vaccaro è subentrato ad ottobre durante una celebrazione  eucaristica in pompa magna per sostituire don Antonio Padricelli, per raggiunti limiti pensionistici. A cinque mesi, dal suo insediamento, sufficienti per organizzare incontri, confronti con i parrocchiani, il neo sacerdote non è mai presente in chiesa, perchè impegnato. E anche per i sacramenti, i parrocchiani preferiscono  altre parrocchie. La chiesa del Redentore è una chiesa ricca di spiritualità, di cultura, con la sua biblioteca, che raccoglie innumerevoli libri storici, è abbandonata a se stessa. Durante la settimana è aperta solo di pomeriggio alcune ore e la domenica solo per le celebrazioni eucaristiche. Anche il culto di San Gabriele, patrono dei giovani, è stato spostato dal gruppo che lo sostiene, perchè, ritenuto dai sostenitori del Santo, abbandonato e senza futuro, dalla chiesa del Redentore, in quella di San Ciro, dove hanno partecipato tantissimi giovani il giorno dei festeggiamenti del Santo e dove a breve arriverà anche la reliqua.