FRATTAMAGGIORE. Caos e proteste all’Asl di via Vergara. Arrivano polizia e carabinieri. I casi non urgenti vengono rinviati con chiamata diretta all’utente. Un danno per le casse dell’Asl.

di Rosalba Avitabile. Migliaia di esami e visite mediche già prenotati all’asl sono destinati a saltare. Arrivano polizia e carabinieri per calmare gli animi degli utenti. In questi giorni l’asl sta telefonando agli utenti che avevano fissato appuntamenti non urgenti per dare loro notizia che queste prestazioni non potranno essere svolte, a causa dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus. I disagi sono inevitabili, ma va precisato che in caso di disguido – ad esempio se salta la comunicazione tra paziente e ambulatorio – non ci sarà il recupero del ticket che scatta quando non si fa la disdetta dell’appuntamento. Anche gli appuntamenti presi con la libera professione, se previsti in ospedale, non saranno garantiti. Discorso diverso per visite ed esami che vengono svolti da medici Asl, ma in ambulatori fuori da Frattamaggiore sempre in regime privato. È questo l’unico caso in cui si potrà vedere il medico come da programma. Restano confermati gli accertamenti urgenti (cioè entro 72 ore) e brevi (entro 10 giorni): se la classe di priorità nella ricetta è questa, il paziente verrà visitato regolarmente. Ma anche altre prestazioni sanitarie non possono essere rinviate e non lo saranno. Sono le visite e gli esami sui malati di tumori, i controlli su gravidanze e neonati, i controlli successivi ai traumi – ad esempio la rimozione di una steccatura o di un gesso – oppure successivi a interventi chirurgici. Intanto i poliambulatori sono vuoti, un danno per le casse dell’asl, mentre i medici ogni mese prendono lo stipendio chissà fino a quando. Le prenotazioni per visite urgenti e brevi già presenti vengono erogate a completamento delle liste attuali. Le persone in lista verranno richiamate ed avvertite della sospensione e della eventuale riprogrammazione. Per i pazienti che hanno necessità di prestazioni ambulatoriali ritenute indispensabili dallo specialista di riferimento, dal medico o dal pediatra di famiglia – proseguono dall’Asl – gli stessi professionisti avranno un numero di telefono ed un indirizzo email a disposizione per segnalare i casi da prendere in carico da parte delle singole unità operative. Le visite di follow-up sono programmate direttamente dagli specialisti che hanno in carico il paziente. Le attività ambulatoriali che si svolgono in strutture territoriali verranno cadenzate (più distanza tra una e l’altra) per evitare l’affollamento delle sale di attesa». Per quanto riguarda le attività sul territorio, le visite programmate devono essere precedute da un contatto telefonico per limitare il numero di accessi. Se confermata la necessità di visita, il paziente potrà accedere regolarmente nell’ambulatorio.