PRONTO SOCCORSO OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO: VIA AI LAVORI DELL’IMPIANTO FOGNARIO E RADIOLOGIA.

di Rosalba Avitabile

Frattamaggiore. Pronto soccorso dell’ospedale san Giovanni di Dio, chiuso dal 29 ottobre scorso per allagamento,via ai lavori di realizzazione del tratto fognario del presidio ospedaliero e della radiologia. Ad ufficializzarlo il commissario straordinario dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore i sub commissari Luigi De Paola, direttore sanitario dell’ospedale san Giovanni Bosco, Alberto Pironti, che hanno firmato una delibera, dopo una serie di riunioni con i rappresentanti di polizia municipale di Frattamaggiore e Frattaminore per avviare la gara d’appalto. Costo 142.614,11 euro compreso iva. ospedale fratta4I lavori saranno affidati all’architetto Antonio Trinchillo e all’ingegnere Antonio Galdiero La chiusura del pronto soccorso ha provocato una serie di disagi ai tanti pazienti dell’area a nord di Napoli che facevano riferimento all’ospedale di Frattamaggiore. Molti pazienti sono stati dirottati negli ospedali di Giugliano, Pozzuoli, Casalnuovo e Aversa, con il blocco di attività negli stessi reparti. Il pronto soccorso serve un bacino di almeno 12 comuni, per circa mezzo milione di residenti, registra circa centomila accessi annui. E questo stava per far mobilitare tutte le associazioni dell’area frattese, medici di base e cittadini, che il 19 dicembre avrebbero fatto un flah mob davanti al presidio del pronto soccorso. Secondo il sub commissario, il dottore Di Paola, saranno avviati prima i lavori fognari, con la promessa che i due comuni limitrofi: Frattamaggiore e Frattaminore, s’impegnano a ripulire le caditoie periodicamente. Oltre alla realizzazione delle nuove fogne, continua Di Paola, saranno avviati anche i lavori per ripristinare la radiologia, anche se molti macchinari non hanno riportato danni, perché erano posizionati al disopra del livello del pavimento. Una valutazione questa fatta dai tecnici. Per ripristinare definitivamente il pronto soccorso e renderlo attivo è necessario poi fare un altra gara d’appalto. Per tamponare i disagi, si potrebbero aprire i Psaut in tutte le città, costerebbero di meno e garantirebbero un servizio in più.