FRATTAMAGGIORE. Amministrative “Velate”, scompare il Movimento 5 stelle, si ritorna al voto tra caos movida, commercio in crisi, stranieri irregolari. Tre medici e un avvocato per una sola poltrona. In campo per la prima volta Fratelli D’Italia.

di Rosalba Avitabile. Si ritorna al voto, insieme alle regionali e referendum sul taglio dei parlamentari, una nuova opportunità per la città. Rispetto al 2015, i candidati sono di meno. Tante liste civiche, pochi partiti, tanti giovani alla loro prima esperienza in cerca di occupazione, ma soprattutto tanti tecnici, qualche volto già noto, alcuni insignificanti, qualcuno solo per riscaldare la sedia o per il gettone di presenza, ma portatori di voti. C’è dispersione, confusione. Anche l’uscita velata di Michele Granata e Luigi Grimaldi dalle amministrative lascia dubbi. Una volta erano i partiti a selezionare i candidati, l’ossatura delle liste era composta da persone che avevano una militanza in politica, comunque affidabili, meno inclini al trasformismo. Ma il cambio di casacca o il tradimento è sempre avvenuto. La scomparsa del Movimento cinque Stelle, con la deputata Conny Giordano, (che grazie alla città frattese ora siede nello scranno del parlamento), fa pensare che i voti del Movimento confluiscono a Del Prete, vista la ricomparsa del “Della Volpe senior”, in una delle liste del sindaco uscente. A differenza di Cardito, il Movimento cinque stelle, città natale del Ministro Vincenzo Spadafora, è riuscito a formare la lista, con Cinzia Puzone. Il Meetup è scomparso anche a Grumo Nevano, alcuni iscritti e simpatizzanti sono candidati con altri simboli. A Frattamaggiore ricompare la destra con Fratelli d’Italia, con il candidato a sindaco, il penalista Giovanni Giordano. La destra è assente sul territorio frattese da molti anni. Un modo per togliere voti alla sinistra. Un’altra new entry è il dottore Luigi Costanzo con due Civiche. Un candidato molto gettonato in città. E poi c’è l’ex sindaco Francesco Russo, che ha governato la città per 10 anni, scende nuovamente in campo, con liste civiche e Italia Viva, dopo la querelle con il sindaco uscente sulla contesa del simbolo del Pd. Infine ci ritenta il sindaco uscente, Marco Antonio Del Prete con il Pd e liste civiche, con volti nuovi e non, in una città con mille difficoltà: dal caos movida e viabilità, dall’entrata di extracomunitari irregolari, commercio in crisi e questione rifiuti. In cinque anni non è riuscito a fare molto, tra impedimenti e incapacità ritorna nuovamente in campo. Intanto in via Biancardi, si aspetta da cinque anni il senso unico. Un dato che emerge dagli schieramenti, ci si accorge che la voglia di protagonismo fa dimenticare gli ideali e appartenenze.