CAIVANO. Anche il liceo Braucci in campo domani alla ricerca di un donatore di midollo osseo per il piccolo Alessandro Maria. A partire dalle ore 9. In campo studenti, docenti, dirigente scolastico, personale Ata e cittadini pronti per l’esame di compatibilità.

di Antonio Parrella. E’ una corsa contro il tempo per salvare il piccolo Alessandro Maria, il bambino di un anno e mezzo di età affetto da una rarissima malattia genetica, alla quale non poteva mancare il liceo statale Niccolò Braucci, presieduto dal professore Giovanni La Montagna. Un gesto di grande solidarietà, che già nel passato ha contraddistinto l’istituto caivanese per varie iniziative a favore dei bambini ricoverati presso l’ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli. Il Braucci è diventato oramai da tempo anche un polo culturale di riferimento per tutti gli studenti dell’intero circondario. E così domani, mercoledì 31 ottobre 2018, tutta la platea scolastica dell’istituto di piazza Plebiscito, con in testa il dirigente scolastico La Montagna e la vicepreside Onorina Russo, scenderanno in campo con l’obiettivo di aiutare il piccolo Alessandro Maria, colpito dalla rarissima malattia genetica. Dunque una corsa contro il tempo. Una corsa per cercare un donatore di midollo osseo compatibile. Restano appena quattro settimane per individuare un donatore compatibile per il trapianto del midollo osseo al piccolo Alessandro Maria, che rimane l’unica speranza per salvargli la vita. L’importante iniziativa sarà attuata negli stessi locali dell’istituto. Pertanto sarà presente una rappresentanza di medici dell’ADMO Campania (Associazione donatori midollo osseo), per la raccolta di campioni salivari tra alunni, docenti e personale Ata, che volontariamente si renderanno disponibili. “L’adesione alla raccolta di campioni – precisa il preside La Montagna – è estesa anche i cittadini, che possono recarsi presso il nostro istituto dalle ore 9,00 e potranno sottoporsi così alla raccolta di campioni salivari dopo i nostri alunni ed il nostro personale. L’iniziativa si affianca alle altre che si stanno organizzando un poco in tutt’Italia. Entro la fine di novembre sarà necessario individuare un donatore compatibile per salvare il bambino”. I risultati dei campioni prelevati per un eventuale trapianto si ottengono all’incirca in un mese. L’appello per salvare Alessandro Maria è stato lanciato dai genitori su Fb circa due settimane fa. La patologia del bambino è genetica ed è conosciuta come Hlh (linfoistiocitosiemofagocitica). E’ davvero molto rara e colpisce lo 0,002 per cento dei bambini e priva le persone che ne sono affette della perforina, una proteina che consente al sistema immunitario di identificare e quindi combattere batteri e virus. Il bimbo, figlio unico, è in cura con un farmaco sperimentale, che però ha una efficacia limitata nel tempo. Bisogna fare presto. Molto presto. Per salvarlo.